Percorsi integrati per il controllo della popolazione di piccioni della Città di Mantova


Committente: Comune di Mantova
Partner: AUSL di Modena, Servizio Veterinario

Il controllo delle specie animali invasive è un tema di particolare rilievo nell’ambito dell’ecologia urbana.

Le nostre città pur essendo caratterizzate dalla presenza di innumerevoli fattori di disturbo della fauna, tali da limitare o impedire la presenza di numerose specie animali, rappresentano nel contempo ambienti estremamente favorevoli allo sviluppo massivo di specie opportuniste la cui convivenza con l’uomo è frequentemente causa di problemi. Tipico esempio di questa difficile convivenza è rappresentato dalle popolazioni di piccioni cittadini.

Il colombo (Columba livia livia), o piccione, che in natura frequenta le coste rocciose a picco sul mare, da secoli ha trovato nelle città, specie nei centri storici, condizioni ideali alla propria sopravvivenza. I nuclei urbani, anzi, spesso rappresentano per la specie un habitat ancora più idoneo di quello naturale grazie alla notevole presenza di rifugi, al minor numero di predatori, al clima più temperato e alla grande disponibilità di cibo.

Si spiega così il fatto che negli ultimi decenni numerose città di grandi e piccole dimensioni abbiano posto in essere innumerevoli misure di contenimento dei piccioni contribuendo ad arricchire una casistica – talvolta anche curiosa – di interventi diretti e di misure regolamentari senza che tuttavia venisse delineandosi nel tempo una precisa metodologia di intervento. Nella maggior parte dei casi, infatti, le strategie poste in essere dalle varie amministrazioni ottengono come effetto una riduzione temporanea della popolazione di piccioni o uno spostamento da un quartiere all’altro della città. In altri casi, come ad esempio nella Città di Mantova, dove la strategia adottata (somministrazione continua di specialità medicinale veterinaria chemiosterilizzante in prossimità delle principali colonie cittadine) ha dato risultati concreti, la riduzione del contingente numerico ottenuta si è rivelata insufficiente a contenere in misura adeguata i disagi arrecati dai piccioni ai cittadini e ai manufatti storico-architettonici. A ciò si aggiunga il fatto che, generalmente, la percezione del “problema piccione” da parte del cittadino non è data tanto dall’effettiva entità numerica della popolazione di volatili, quanto piuttosto dalla localizzazione del problema in particolari ambiti cittadini.

Il progetto per il controllo integrato della popolazione di piccioni nella Città di Mantova

Come detto a partire dal 2000 il Comune di Mantova diede avvio a una campagna di contenimento dei piccioni basata sulla somministrazione di mangime trattato con prodotti veterinari chemiosterilizzanti. Contestualmente il Regolamento comunale di igiene dettava regole atte a impedire la somministrazione di cibo agli animali, facendo obbligo nel contempo ai proprietari degli edifici l’adozione di accorgimenti tecnici idonei ad impedire la sosta, la nidificazione e la penetrazione dei piccioni. Nonostante ciò il “problema piccioni” è periodicamente balzato agli altari della cronaca con notevole enfasi per le denuncie di cittadini e associazioni per lo più  riferibili a situazioni circoscritte.

Allo scopo di dare ulteriore efficacia alle misure in atto il comune di Mantova ha affidato allo studio EURECO un progetto finalizzato all’individuazione e alla messa in atto di una serie di azioni complementari alla somministrazione del mangime medicato. Le azioni individuate si sono dipanate lungo quattro ambiti di intervento:

  1. implementare la conoscenza del problema da parte dell’Amministrazione;
  2. rendere la città inospitale ai piccioni;
  3. favorire la presenza di specie antagoniste;
  4. sensibilizzare la popolazione ed educare a comportamenti corretti.

Per la realizzazione del progetto lo studio EURECO ha stipulato un’apposita convenzione di consulenza scientifica col Servizio Veterinario dell’AUSL di Modena.

Azioni di implementazione della conoscenza

È stato compiuto il Censimento sistematico dei siti di fecalizzazione con l’impiego di diverse metodologie.
In primo luogo è stata predisposta una Scheda di segnalazione illustrata e somministrata in occasione di incontri pubblici tenutisi presso tutte le Circoscrizioni comunali e messa a disposizione della cittadinanza sul sito WEB del comune di Mantova.
In secondo luogo è stata condotta una sistematica campagna di rilievo dei siti di fecalizzazione oggetto di interventi periodici di pulizia da parte del comune di Mantova, di quelli segnalati dai cittadini tramite l’apposita Scheda e di quelli individuati autonomamente dagli operatori nel corso delle verifiche.
I rilievi sono stati eseguiti utilizzando un’apposita Scheda descrittiva e hanno avuto come obiettivo la localizzazione del sito e la raccolta di informazioni circa la  presenza di dissuasori, cibo e guano, nonché la valutazione di sintesi della gravità del problema.

Complessivamente sono stati rilevati 171 siti, corrispondenti ad altrettante schede, i cui dati descrittivi hanno popolato un Database georeferenziato appositamente creato che ha consentito, tra l’altro, di realizzare la Mappa dei siti sensibili della Città di Mantova.
Nel corso dei sopralluoghi sono stati inoltre segnalati tutti i siti di somministrazione reiterata di cibo da parte di colombofili, oltre al numero e alla localizzazione delle colonie di taccola (specie antagonista del piccione) al fine di una loro tutela in caso di interventi di restauro degli edifici che le ospitano.

Un’altra attività svolta per implementare la conoscenza legata al “problema piccione”, ai fini della definizione di una corretta strategia di intervento, ha riguardato la valutazione delle condizioni sanitarie e gli spostamenti dei piccioni da un luogo all’altro della città. Si è così proceduto a campagne di inanellamento presso tre diversi siti di somministrazione del cibo. Nel corso delle campagne di gli animali sono stati schedati dal punto di vista morfometrico, analizzati sotto l’aspetto sanitario e inanellati. Nei mesi successivi alla campagna di inanellamento gli spostamenti degli uccelli sono stati monitorati verificando una notevole fedeltà a un preciso luogo di alimentazione.

Azioni volte a rendere la città inospitale ai piccioni

L’analisi delle casistiche riscontrate durante il Censimento dei siti di fecalizzazione ha condotto all’individuazione di 13 situazioni critiche per ciascuna delle quali è stata individuata un’opportuna soluzione tecnica. L’insieme dei casi e delle relative soluzioni, opportunamente illustrate, sono state riunite nell’Abaco degli interventi di dissuasione e allontanamento dei piccioni (SCARICA L’ABACO) rivolto alla cittadinanza e reso disponibile sul sito del comune di Mantova. L’Abaco riporta inoltre i costi elementari delle principali operazioni di dissuasione/allontanamento, oltre ad alcune semplici suggerimenti rivolti al cittadino e ai progettisti degli edifici.
Accanto alla redazione dell’Abaco degli interventi, il Censimento ha consentito di classificare ciascun sito di fecalizzazione in base alla gravità del problema (42 siti a gravità alta, 93 media, 36 bassa), ponendo le premesse per la definizione di una strategia razionale di intervento da parte dell’Amministrazione comunale a partire dall’emanazione di un’Ordinanza in applicazione del Regolamento locale di igiene.

Azioni volte a favorire la presenza di specie antagoniste

Una delle cause della presenza massiva di piccioni nei centri urbani è la povertà o l’assenza di specie antagoniste: ciò non significa che le città siano luoghi del tutto ostili a tali specie che mostrano tuttavia esigenze maggiori rispetto al piccione. A partire da questa considerazione tra le azioni promosse nell’ambito della strategia integrata di intervento vi è stata l’individuazione di specie antagoniste potenzialmente presenti nel contesto cittadino mantovano, la localizzazione di luoghi idonei alla loro presenza e la contestuale progettazione, realizzazione e posa di nidi specie-specifici (queste ultime attività, realizzate su invito dell’Amministrazione comunale in collaborazione con gli studenti dell’ENAIP di Mantova, hanno dato vita a un’interessante esperienza di coinvolgimento di adolescenti, per lo più di origine straniera, alla soluzione dei problemi della città).

Sono così stati progettati e realizzati 25 nidi di taccola, collocati sui camminamenti e le torri del Castello di San Giorgio, 1 nido di falco pellegrino, posato sulla cupola della basilica di S. Andrea, 1 nido di barbagianni, collocato presso il corridoio sospeso del Giardino dei Semplici di Palazzo Ducale, 10 nidi di allocco e 2 di gheppio, posizionati sulle alberature dei parchi cittadini (la posa sulle alberature è avvenuta in collaborazione con il Servizio di Gestione del Verde di Mantova Ambiente, l’azienda che si occupa della manutenzione del verde cittadino). 

Attività di sensibilizzazione ed educazione della popolazione

Le attività di sensibilizzazione della popolazione sono state realizzate con modalità differenti e rivolte a target specifici.

Sono stati organizzati incontri con la cittadinanza presso le sedi delle Circoscrizioni comunali, i circoli ricreativi e le scuole, banchetti promozionali in occasione della Festa dell’Albero, riunioni con le associazioni impegnate nel campo della tutela degli animali e con gli Ordini professionali direttamente coinvolti nell’uso dell’Abaco degli interventi di dissuasione e allontanamento (Geometri, Architetti, Ingegneri e Agronomi).

È stata inoltre realizzata una specifica sezione del sito del comune di Mantova dedicata alla convivenza con i piccioni dal quale è possibile scaricare sia la Scheda di segnalazione che l’Abaco degli interventi e, per tutto il periodo di validità del progetto, è stato offerto un servizio di consulenza on-line per i cittadini.

Infine, è stato realizzato un depliant divulgativo distribuito con metodo “porta a porta” a tutte le famiglie mantovane.

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